Pace in terra di USB
Sotto un *niente sistema operativo, avere più partizioni su un Drive USB Non è scienza missilistica, funziona solo. Nel mio caso, il mio drive USB ha due partizioni perché la prima partizione è una avviabile Arch Linux impostare.
Ho Finestre su un desktop a casa – soprattutto per il gaming – e molti dei miei colleghi usano troppo. Dal momento che Windows non fa molto bene con le partizioni non Windows ho pensato che avrei potuto creare un FAT32 partizione memory stick dopo la partizione di Arch Linux avviabile. FAT32 è quasi onnipresente ed è utilizzabile su ogni sistema operativo desktop comune nel mondo.
Bleh
Purtroppo non funziona subito fuori del blocco. Apparentemente, Microsoft nella loro infinita saggezza ha deciso che memory stick si suppone di avere una (e una sola) partizione. In realtà Windows trova la prima partizione e poi ignora tutti gli altri che capita di essere impostato:

Sbagliare, no, Non voglio di formattare la partizione di installazione di Arch Linux
Il trucco per farlo funzionare è di ingannare di Windows a pensare che il dispositivo è non una normale chiavetta USB, ma forse un disco a stato solido che risulta essere collegato via USB. Sì, lo so, questo è seriamente stupido che Windows si comporta in questo modo. Un hard disk a stato solido è solo un grande enorme (e veloce) memory stick dopo tutto!
Ho trovato alcune fonti su come fare questo però ho dovuto ancora di capire alcune cose per conto mio. Specificamente, le guide che ho trovato sia saltato alcuni passaggi o non hanno fornito sufficienti informazioni su dove scaricare il pacchetto driver.
Questa procedura comporta la modifica manuale dei driver hardware e installazione “non firmato” drivers “non destinato per il vostro hardware”. So che qualcuno sta per rompere il loro sistema e la colpa me così io dico adesso che mi assumo alcuna responsabilità per eventuali danni si può fare per il vostro sistema di Windows come conseguenza di questo. Leggi che ancora una volta. 😛
Istruzione
Scaricare e decomprimere il driver, Originariamente creato da Hitachi, qui. Aprire il file cfadisk.inf in notepad (o il vostro editor di testo in chiaro favorito), e trovare la sezione etichettata [cfadisk_device]. Rimuovere la sezione evidenziata sulla destra:
Ridurre al minimo (non chiudere) l'editor e vanno a le icone del desktop – fare clic destro su Risorse del computer e selezionare Properties. Selezionare la scheda hardware e quindi selezionare [Device Responsabile]:
Trova il dispositivo in “Unità disco”, fare clic destro vostra memory stick e selezionare Properties:
Fare clic sulla scheda Dettagli e nella casella a discesa in quella pagina, selezionare “Hardware Ids”. Fare clic sulla prima riga della lista degli ID hardware e premere Ctrl C per copiare il nome:
Non chiudere questa finestra, tornare al promemoria (che è stato minimizzato) e incollare l'ID hardware in cui il contenuto precedente è stato rimosso.
Salvare il file in blocco note e tornare alla finestra delle proprietà della finestra del dispositivo. Fare clic “Autista” scheda e fare clic [Ilpdate Driver…] pulsante. Nella finestra che pop-up, selezionare “Non, Non questo tnome”; [Next] -> “Installa da un elenco o di una sposizione pecific (Avanzato)”; [Next] -> “DRicerca on't. La scelta del driver da installare.”; [Next] -> [Have Disk…].
Passare alla cartella dove avete salvato il file modificato cfadisk.inf. Fare clic [Bene]. Troverete
vi è un driver Hitachi Microdrive elencato. Selezionare questa e clicca [Next]. Quando l'avviso
appare, clic [Yquesto è]. Un altro avvertimento apparirà in merito a una questione simile (questi sono i “unsigned” e “non destinato per il vostro hardware” avvertenze ho menzionato in precedenza). Fare clic [Continue Comunque]:
A questo punto vi consiglio di chiudere tutte le finestre di dialogo relative alla configurazione. Infine, rimuovere e reinserire la memory stick nella porta USB e si dovrebbe trovare che le partizioni extra sul bastone sono accessibili. Nel caso peggiore, scenario, si potrebbe ancora bisogno di partizionare il disco tuttavia la parte più difficile è finita. 🙂
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